La professoressa Eugenia Scabini presenta il nuovo libro di don Massimo Camisasca “I misteri di Maria”

Questo libro di Massimo Camisasca, che si presenta sotto la forma di “piccole meditazioni” e che l’autore stesso definisce “piccolo libro”, è piccolo solo perché non è voluminoso ma è grande per il tema che affronta, i Misteri di Maria, ed efficace quanto al modo con cui la figura della Madonna viene presentata.
Il libro ripercorre la vita di Maria attraverso le tappe più significative del suo percorso (annunciazione, visita ad Elisabetta, nascita di Gesù, fuga in Egitto…) e ripropone alcune note preghiere (l’Ave Maria e la Salve Regina) e antifone con le quali la Chiesa, nel corso dei secoli, ha ricordato, chiesto aiuto, invocato protezione a Maria e cantato le sue lodi anche con tratti di alta poesia.
Grande è la figura di Maria di Nazareth e ben presente nella nostra tradizione, ma forse non sufficientemente compresa in tutta la sua profondità. Io stessa, solo recentemente, ho capito il senso profondo della devozione per Maria Bambina diffusa nel nostro popolo. Trovavi spesso nelle case delle generazioni passate la statuetta di Maria Bambina avvolta in pizzi bianchi e conservata in una teca di vetro. Avevo superficialmente pensato che l’origine di questa tradizione fosse da ricercare in un atteggiamento sentimentale verso quella piccola bambina che poi, da adulta, sarebbe diventata importante perché Madre del Salvatore. Rileggendo invece la Redemptoris Mater del nostro grande san Giovanni Paolo II ho capito la profondità di quella tradizione. La storia della Salvezza incomincia proprio con il concepimento e la nascita di Maria. Con la sua nascita compare, per la prima volta nella storia, un essere umano speciale, nuovo, privo del peccato originale che tanto ha turbato la nostra natura. La storia della Salvezza non incomincia dalla nascita di Gesù, ma dalla nascita di Maria che poi con il suo «sì» suggellerà, con un atto di libertà, il privilegio ricevuto, diventando la madre del Salvatore. A questo profondo significato va ricondotta quella tradizione popolare.
Ben venga perciò un libro sulla Madonna e la sua misteriosa vita. Ci renderà più coscienti di ciò che è racchiuso nella nostra fede e nella tradizione della Chiesa.
Il libro di Camisasca ha un pregio particolare: ci aiuta a entrare nella profondità della vita di Maria, per così dire, dall’interno del suo sentire, mettendoci nei suoi panni e dando così voce a quel che Ella deve aver provato e pensato: dal senso di meraviglia all’annuncio dell’Angelo, alla tensione drammatica della fuga in Egitto, alla preoccupazione per la scomparsa di Gesù nella visita a Gerusalemme fino al dolore e sgomento per la consumazione del destino di Gesù così incommensurabilmente lontano da come Ella se lo sarà immaginato a partire dall’annuncio dell’Angelo. In questo modo Maria ci appare in tutta la sua umanità, vicina ai problemi e affanni della nostra vita.
Certamente più facile, dopo la lettura di questo libro, sarà mettere noi stessi nelle sue braccia e cercare di imitare quel suo semplice modo di seguire le pieghe della vita. Lei, come noi, ha potuto solo vagamente intuire il significato di quel che le era stato detto. La sua grandezza non è stata nella preveggenza, ma piuttosto nella capacità di “custodire” e proteggere, in modo così tipicamente femminile, ciò che le capitava, fiduciosa nella potenza di Dio.
Il libro è dedicato alle Missionarie di San Carlo, un ordine nuovo di giovani donne che testimoniano, con la loro scelta coraggiosa, che il fascino della strada inaugurata dalla Vergine Maria è ancor vivo e che tale tipo di vita è fecondo e generativo come lo è stato per Maria che è Vergine e Madre.

Nell’immagine: Vincent Van Gogh, «Pietà» (1889).

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