Dopo venti anni di missione a Praga, ho compreso che Dio opera nelle persone secondo tempi e modi che non sono i nostri. La nostra opera consiste essenzialmente nella semina che darà frutto quando Dio vorrà.
Uno dei primi che abbiamo conosciuto, ormai più di diciotto anni fa, è Tomáš che si è subito affezionato a noi. La sua fedeltà alla nostra amicizia mi ha sempre colpito: non ricordo che in questi anni sia mancato ad un solo appuntamento. La presenza di Tomáš è sempre stata tanto costante quanto silenziosa, come uno che è interessato a ciò che vede intorno a sé ma sta ad osservare.
Tomáš non è mai stato loquace, non ho mai sentito un suo intervento a un incontro. Ogni volta che gli ho chiesto che giudizio avesse o che cosa pensasse su quello che accadeva, la sua risposta è stata piuttosto vaga.
Non era facile comprendere perché per lui fosse così importante la nostra amicizia. L’unica cosa per cui l’ho visto sempre appassionarsi in modo particolare è la fotografia. In ogni occasione, infatti, Tomáš si presenta con la sua macchina fotografica e riprende ogni momento. Ad un certo punto, però, ho iniziato a notare una diversità proprio nel suo modo di fotografare. Tra le fotografie che di tanto in tanto mi arrivavano, ho cominciato a vedere che la sua attenzione si focalizzava sempre di più sui volti delle persone. Gli scatti diventavano interessanti perché non coglievano più soltanto momenti generici o bei paesaggi. Era come se, nel tempo, si soffermassero su ciò che le persone vivevano. Come se, in questo modo, Tomáš volesse esprimere ciò che stava vivendo lui, ciò che per lui era importante.
Un po’ di tempo fa ho chiesto a Tomáš se volesse fare una serata di presentazione delle sue fotografie, dicendogli che sarebbe stata interessante per me, anche per comprendere meglio questa sua passione.
Tomáš ha accettato con entusiasmo e ha preparato l’incontro con la tipica cura che mette in tutte le cose che fa. Nella presentazione iniziale, ha detto che la sua passione per la fotografia è cresciuta dal momento in cui alcuni amici gli hanno chiesto di fotografare il loro matrimonio o il battesimo dei figli. È stato per lui l’inizio di alcuni rapporti preziosi, la scoperta che la sua passione per le foto poteva diventare il modo in cui lui “serviva” la comunità! In quel momento, ho compreso che Dio aveva sfidato Tomáš proprio attraverso quella sua passione che in questo modo era diventata l’occasione per giocarsi nell’amicizia con noi. Finalmente aveva trovato la strada per esprimere quello che in tanti anni non era riuscito a dire con le parole. Grazie alla sua passione, Tomáš ha scoperto nuove amicizie. Ma la sorpresa più grande è stata quando, dopo tanti anni dal nostro primo incontro, ha detto davanti a tutti che per lui era arrivato il momento di iscriversi alla fraternità di Comunione e liberazione.
Ho voluto raccontare questa storia perché descrive bene la nostra missione del centro Europa: è come un puzzle formato da tanti piccoli tasselli che sono i rapporti intessuti giorno dopo giorno con ciascuna persona che abbiamo incontrato. È il metodo di Dio: la dedizione paziente per ciascun uomo che, nel tempo, se si lascia amare, scopre se stesso e il mondo.
La passione di Tomáš
Dio aveva sfidato Tomáš proprio attraverso quella sua passione che in questo modo era diventata l’occasione per giocarsi nell’amicizia con noi.