Il Signore tocca i cuori attraverso la fedeltà di una compagnia.

Il primo incontro con Isa, quasi novantenne, è stato turbolento. Ha avuto inizio al bar, dove lei ci aveva dato appuntamento per accertarsi che fossimo suore per davvero. L’esordio della conversazione è stato l’amara constatazione dell’inaffidabilità di preti e suore: durante il lockdown – ci ha detto – si era sentita abbandonata.
Tuttavia, quel giorno, Isa ci ha invitate a casa sua. Qualche ora dopo, si è scusata per quello che ci aveva detto e ha ribadito il suo desiderio di un “sostegno morale”. È stato il suo modo di chiederci di non lasciarla, di farle una vera compagnia. Da settembre, insieme a suor Teresa, visitiamo gli anziani e i malati della parrocchia dei SS. Protomartiri Romani. Abbiamo verificato che, nel tempo, la fedeltà settimanale ha ripagato, almeno con Isa. Sabato dopo sabato, infatti, abbiamo cominciato a conoscerla e a scoprire l’origine di tanti dubbi di fede che si affastellano nella sua mente e che lei ci propone durante i nostri incontri. Ogni dialogo arriva sempre alle domande sul male, sul dolore innocente, sulla risurrezione. Da parte sua, abbiamo continuato a riscontrare una chiusura verso ogni ipotesi di bene: e questo atteggiamento di chiusura ci ha fatto capire l’insufficienza delle risposte teoriche e razionali davanti ai grandi misteri della fede. Sapendo della sua affezione all’immagine di Gesù voluta da suor Faustina Kowalska e alla coroncina della Divina Misericordia, all’inizio della quaresima le abbiamo proposto di leggere assieme il libro scritto da don Gianluca Attanasio su suor Faustina. Oggi, è sorprendente vedere il cammino che il Signore le sta facendo percorrere: quando interrompe la lettura perché intuisce qualcosa di vero, una risposta ai suoi dubbi, o quando ripete che “suor Faustina è una prediletta, è stata scelta”. Lo sentiamo quando ci risponde al telefono, contenta di sapere che torneremo da lei o quando beviamo il the freddo che ha comprato apposta per il nostro arrivo. Che grazia vedere come il Signore sta toccando il suo cuore! È un cuore ferito e ci vuole tempo prima che cominci a riaprirsi: per questo, offriamo al Signore il nostro sì fedele, perché porti a compimento quello che ha iniziato nella nostra vita e in quella di Isa.

 

(foto Tejvan Pettinger/flickr.com)

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