Nell’incontro con Cristo una vita che vale la pena di essere vissuta: una testimonianza da Denver (Usa)

“Mancano sette minuti alla fine e ci sono ancora tre suore da liberare!”. Pomeriggio di mezza estate. Nei corridoi della scuola vuota si sente la voce di Fr. Accursio dare questo annuncio tramite l’altoparlante. Cosa ci fanno più di trenta ragazzi sparsi per la scuola, muniti di bandane e fucili giocattolo, con due preti e quattro suore tenute in ostaggio? È il gruppo di Gioventù Studentesca di Denver che questa estate, non potendo prendere parte alla vacanza estiva a causa della pandemia, si è organizzato per trascorrere insieme un giorno a settimana.
Passiamo i venerdì estivi tra preghiera, giochi e canti; leggiamo insieme un libro e parliamo di ciò che è accaduto nella settimana. Insomma, condividiamo la vita! Una vita che è rimasta viva anche nei mesi precedenti, durante il lockdown. Insieme a Fr. Accursio, Fr. Emanuele, il seminarista Andreas e suor Marilù, ci siamo trovati davanti ad un gruppetto di ragazzi che ha detto “sì” senza timore, con un grande desiderio di continuare a vivere quello che aveva sperimentato negli anni precedenti.
Così, prima ancora che fossimo noi a suggerirlo, Ernest aveva già proposto agli amici di iniziare insieme la giornata, collegandosi in videochiamata per la recita delle Lodi. La sua proposta ha fatto sì che nel gruppo diventassero più amici, capaci anche di accogliere alcuni ragazzi più giovani della parrocchia. Per noi adulti, è stato bello vedere questo slancio, l’impeto di chi è stato raggiunto da Cristo e non lo vuole mollare più.
Mi porto nel cuore, da marzo, le parole pronunciate da due ragazzi durante un incontro di Gs. Dopo un momento di comunione con le famiglie, in cui avevamo cantato davanti al vescovo ausiliare di Denver, Ernest ha detto: “Quando cantavamo, tutte le famiglie erano unite. Guardandole, ho pensato che queste persone sanno perché vale la pena vivere. Io voglio che la mia vita adulta sia così, che quello che viviamo in Gs non finisca con la fine della scuola”. Anche Frank ha testimoniato lo stesso desiderio, considerando la possibilità di iniziare qui in Colorado un gruppo di universitari di Comunione e liberazione.
Attraverso una proposta chiara e bella, Dio ha toccato i cuori di questi ragazzi facendo desiderare loro di vivere con Lui per sempre. Per me, è stato un miracolo vedere che, pure in assenza di una quotidianità condivisa a scuola, non manca nulla: i nostri ragazzi hanno incontrato Cristo, Colui per cui vale la pena vivere.

 

(nell’immagine, Accursio Ciaccio con alcuni studenti, a Broomfield, Denver – Usa).

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