La casa san Giuseppe nasce a Corridonia, in provincia di Macerata, all’interno del villaggio della cooperativa sociale PARS (Prevenzione, Assistenza, Reinserimento Sociale), che opera dal 1990 nel campo della prevenzione e cura delle dipendenze patologiche e del disagio giovanile. L’arcivescovo della diocesi di Fermo, mons. Conti, ci ha accolti con grande cordialità e stima, indicandoci nella parrocchia di santo Stefano, a Monte san Giusto, il luogo dove svolgere il compito pastorale in aiuto al parroco. Oltre alle celebrazioni della messa, seguiamo gruppi di catechisti, giovani e adulti, cercando di rispondere al loro desiderio di vivere un cammino di fede sempre più consapevole e maturo.
I tre pilastri su cui si fonda la regola della casa sono la preghiera, il lavoro e la carità fraterna.
La preghiera: la vita è scandita dalla regolarità della preghiera comune. Ogni mattina, la giornata inizia con le lodi e il silenzio. Seguono la recita dell’ora media, l’adorazione eucaristica quotidiana, la celebrazione della santa messa e dei vespri nel tardo pomeriggio e la preghiera di compieta dopo cena. I nostri pasti sono preceduti dalla lettura di testi sacri o della tradizione della Chiesa.
Il lavoro: è una parte importante nelle nostre giornate, una grande occasione educativa. Nei diversi settori del villaggio, ci dedichiamo al lavoro manuale.
La carità fraterna: è l’aspetto fondamentale della nostra vita, che prende vigore dalla preghiera e dalla profonda comunione che desideriamo vivere tra di noi, come la modalità che ci aiuta a sperimentare la vocazione al sacerdozio e alla missione.
Nei pressi della casa san Giuseppe, dal settembre 2015 esercita il suo ministero don Dario Rubes, rettore della chiesa di s. Maria in Telusiano nel comune di Monte san Giusto.
Casa san Giuseppe
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- c/o Villaggio S. Michele Arcangelo