Nonostante i tentativi di stabilire una presenza latina in Russia risalgano alle origini del cristianesimo nella Rus’ di Kiev, la gerarchia cattolica viene instaurata in modo stabile sotto Caterina II nel 1773. Fino a quel momento, sono ovviamente presenti singole chiese nei quartieri di residenza degli stranieri e si contano numerose missioni di inviati pontifici presso le corti dei Gran Principi. Spesso, gli scontri bellici con le nazioni confinanti assumono connotazioni religiose: è il caso delle offensive dei Cavalieri Teutonici nel XIII secolo o delle guerre con la Polonia. Negli anni dell’Impero, la Chiesa latina viene considerata come elemento estraneo, solo tollerato per il servizio agli stranieri, anche se non mancano illustri conversioni di fedeli del Patriarcato di Mosca. Negli anni del comunismo, al pari della Chiesa Orientale, subisce la repressione, la decimazione del clero e la chiusura degli edifici di culto. La caduta dell’Unione Sovietica porta libertà religiosa, la possibilità di riaprire le chiese e la restaurazione della gerarchia. Nel 2002, le “amministrazioni apostoliche temporanee” vengono elevate a diocesi.
La presenza della Fraternità san Carlo in Russia inizia nel 1991 a Novosibirsk. Nel 2003, l’arcivescovo della diocesi della Madre di Dio a Mosca, mons. Tadeusz Kondrusiewicz, estende un invito a tutte le famiglie religiose, offrendo la possibilità di aprire un punto di presenza a Mosca. La Fraternità decide di inviare don Paolo Pezzi, a cui si aggiungono il diacono Gabriele Azzalin nel 2004, don Alfredo Fecondo nel 2005 e don Paolo Prosperi, dal 2006 fino al 2010. Don Paolo Pezzi assume, accanto alla responsabilità del movimento di Comunione e liberazione, l’incarico di cappellano degli italiani a Mosca e di insegnante nel seminario cattolico di Pietroburgo (2004), nonchè rettore dello stesso dal 2006. Nel 2008 viene eletto da Benedetto XVI arcivescovo della Madre di Dio a Mosca. Successivamente alla nomina di mons. Pezzi, don Alfredo Fecondo viene mandato a Novosibirsk e a Mosca arrivano don Michiel Peeters e don Ubaldo Orlandelli (2008-2011). Don Paolo Paganini e don Carlo Zardin iniziano nel 2014 la loro esperienza russa nella casa di Mosca per poi spostarsi nel 2015 a Novosibirsk.
Operare in un Paese in cui la componente cattolica è minoritaria comporta la cura pastorale delle singole comunità di rito latino, russe e italiane. In modo particolare, secondo i bisogni, i sacerdoti della Fraternità accompagnano e servono il movimento di Comunione e liberazione. Il rapporto con la Chiesa Orientale, che si concretizza nell’amicizia con sacerdoti e fedeli di questa confessione, è parte integrante della missione in terra russa.
Oggi, con mons. Pezzi vive don Giampiero Caruso, cappellano degli italiani in Russia e insegnante di Religione presso la scuola Italo Calvino di Mosca.
Mosca
- Giampiero Caruso
- ul. Malaya Gruzinskaya d. 27 b. 2, 123557, Mosca