Dopo due anni trascorsi nella Casa di formazione di Roma e un anno di missione all’estero, nel settembre del 2012 abbiamo iniziato l’ultima parte del nostro percorso nella nuova Casa di formazione di Santiago del Cile. Era la prima volta che a dei seminaristi della San Carlo veniva chiesta una cosa del genere, ci sentivamo pionieri di un’avventura verso terre inesplorate. Da una parte, si respirava un’unità profonda tra le due Case di formazione, dall’altra sperimentavamo tutta la novità di una casa piccola e situata sull’altra faccia del pianeta.
La quotidiana prossimità dei fratelli e dei superiori si è rivelata a poco a poco un vero privilegio perché ci ha permesso di essere accompagnati e corretti da vicino, come in una famiglia. Fin da subito ci siamo trovati immersi nella missione dei nostri fratelli sacerdoti attraverso le caritative, la scuola di comunità, le vacanze e altri momenti di convivenza. Durante la settimana iniziavamo insieme la giornata: colazione in cucina e alle sette le lodi. Senza perdere tempo, prendevamo il bus e la metro che ci portavano alla facoltà di Teologia. Gesuiti argentini, barnabiti brasiliani, diocesani cileni: in questi tre anni di studio abbiamo potuto conoscere, nell’intreccio di amicizie e di rapporti personali, la grande varietà e ricchezza della Chiesa latinoamericana. Assistere alle lezioni in spagnolo e studiare in questa lingua ci hanno offerto un’eccezionale occasione di assorbire, quasi per osmosi, un po’ della cultura che siamo chiamati ad accogliere e fecondare con il carisma che ci ha raggiunti.
La presenza di padre Martino, discreta e attenta allo stesso tempo, la vita gomito a gomito con i fratelli, ci hanno aiutato a sperimentare l’unità della nostra vita. Questi tre anni rimangono come un sigillo indelebile che segnerà, se Dio vuole, il metodo a cui guardare nei prossimi anni di missione in America Latina.
Alessio Cottafava, 34 anni, originario di Rio Saliceto (Re) e Tommaso De Carlini, 31 anni, di Macherio (Mb), nella foto durante la celebrazione delle ordinazioni diaconali (Santiago del Cile, 19 dicembre 2015).