«Testigos de belleza» è stato il titolo dell’edizione 2017 dell’Encuentro Santiago: don Lorenzo racconta dei giorni della manifestazione giunta al suo terzo anno.

È da poco passata la mezzanotte e sto rientrando a casa dopo avere assistito alla prima teatrale del Barionà, un’opera scritta da Sartre per celebrare il Natale nel campo di concentramento di Treviri dove era prigioniero. Sento il cellulare vibrare, è un messaggio di Sebastián, un ragazzo del Clu che mi scrive: “Lorenzo, di fronte a tanta bellezza nasce nel mio cuore il desiderio di dare la vita per qualcosa di bello”. Così è cominciata per me la terza edizione dell’Encuentro Santiago che quest’anno aveva come titolo Testimoni di bellezza. Tre giorni di tavole rotonde, musica, teatro e tanti incontri.

Come gli altri anni, alla cura degli studenti universitari (Clu) è stata affidata la mostra principale dell’evento. Ricordo il giorno in cui nacque l’idea di presentare la vita di Chiara Corbella, la ragazza romana di 28 anni che, dopo avere deciso con suo marito di portare avanti due gravidanze, pur sapendo che i figli non sarebbero sopravvissuti, si è trovata di fronte alla scelta più grave: sacrificare la sua vita, posticipando le cure per il tumore che l’aveva aggredita, in favore del bambino che portava in grembo.

L’idea viene a José: “Chiara è stata per noi una testimone della bellezza della vita cristiana. Guardando a lei e a suo marito Enrico, è nato in noi il desiderio di imparare ad amare così. Questo è ciò che vogliamo dire a tutti!”. Così è iniziato un lavoro che ha fatto sorgere nei ragazzi tante domande, soprattutto riguardo al rapporto tra Chiara ed Enrico. Cosa significa amare veramente? Cosa ci permette di affermare che Dio compie le sue promesse? Lo abbiamo chiesto con una mail direttamente ad Enrico che, con grande sorpresa di tutti noi, ci ha risposto parlandoci della sua esperienza di sentirsi un figlio amato, testimone del compimento della promessa che Dio ha fatto alla sua vita, quella di non abbandonarlo mai. Ed è proprio questo ciò che tutti desideriamo, un amore che riempia la nostra vita della Sua presenza.

Durante i giorni di Encuentro Santiago, sono stati tanti i visitatori della mostra. Tutti rimanevano colpiti di fronte alla fede di Chiara. La cosa più bella era l’accendersi della curiosità sull’origine di ciò che la mostra raccontava. Una storia che non è fatta per gente eroica, il racconto di un cammino cristiano, possibile per tutti coloro che si lasciano attrarre dalla bellezza del Signore. È stato evidente durante l’incontro di presentazione, quando una giovane italiana che vive a Santiago, Susanna, ha raccontato come l’incontro con la vita di Chiara ed Enrico illumini ed accompagni il suo essere sposa e madre. “Mi ha colpito molto” racconta “che Chiara ed Enrico abbiano vissuto un fidanzamento molto simile al nostro, che li ha aiutati a guardare l’altro come un dono e non come un diritto. Anche a me e a mio marito è successa la stessa cosa. Eravamo fidanzati dal liceo, ma quando siamo andati a studiare all’università, abbiamo scoperto che il mondo era più grande del nostro rapporto sentimentale e per questo ci siamo lasciati. Per quasi tre anni abbiamo seguito un cammino separato, in cui il Signore ha aiutato entrambi a capire che la cosa più importante era amare Lui, e dunque essere disposti anche a perdere l’altro”. Susanna ci ha raccontato che da un po’ di tempo è iniziato un gruppo di accompagnamento al matrimonio che si riunisce leggendo la storia di Chiara. “È sorprendente vedere come le persone inizino a concepirsi sempre più aperte al mondo! La vocazione a costruire una famiglia ha come orizzonte ultimo il mondo. Il mondo che si aspetta qualcosa dal mio matrimonio, e Cristo che aspetta il mio sì”.

È ciò che abbiamo vissuto nei giorni di Encuentro Santiago: Cristo ci chiama facendo nascere in noi il desiderio di partecipare della sua bellezza. Come scriveva Sebastián, “nasce nel mio cuore il desiderio di dare la vita per qualcosa di bello”.

Nella foto, don Lorenzo Locatelli – al centro – con alcuni giovani di Santiago del Cile.

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