Un sabato sera dello scorso dicembre, insieme a suor Marilú e suor Mariagrazia, sono stata ospite a cena da una giovane famiglia di amici italiani, nostri vicini di casa. Dall’anno scorso abbiamo iniziato la tradizione di andare a casa loro per una cena, portando le nostre agende per fissare l’incontro successivo, prima di salutarci. Alessandro, il papà, con il suo stile curioso, di quelli che non te ne fa passare una, inizia la cena con la domanda: “Che cosa vi è successo di bello, durante il 2024? Quali rapporti?”. Dopo un primo momento di silenzio, un po’ spiazzate dalla domanda, ciascuna inizia a fare mente locale su volti e fatti di cui certamente ringraziare.
John è uno dei malati che andiamo a visitare sin da quando abbiamo aperto la nostra casa. Medico affermato, appassionato di film, è costretto su una sedia a rotelle da tanti anni. I primi tempi abbiamo iniziato a fargli compagnia guardando dei film con lui. Pian piano, ha iniziato a condividere il suo desiderio del Paradiso e di “lavorare” per arrivarci, facendoci tante domande. Negli ultimi due anni, ha scoperto la preghiera del rosario, recitandolo tutti i giorni da solo, in particolare per la fede dei suoi nipoti, e attendendo il nostro arrivo, una volta alla settimana, per pregarlo insieme. Anche l’amicizia con Sheila, la moglie, è fiorita in questi ultimi anni, dandoci l’occasione di condividere la vita, le loro gioie e le difficoltà, con la loro famiglia.
Il nostro cuore era pieno di gratitudine a Dio per tutto quello che ci dona di vivere
Ci vengono in mente poi alcuni incontri fatti in occasione delle visite alle case con la Madonna Pellegrina, a ottobre e a maggio. Questo gesto ci sta dando l’opportunità di entrare nelle abitazioni della nostra gente e di pregare insieme a loro. Una coppia di vietnamiti ci ha accolto una sera di ottobre insieme all’icona della Madonna di Guadalupe, che portiamo di casa in casa. Abbiamo recitato il rosario in una stanza arredata per la preghiera, con luci e fiori coloratissimi, tante immagini e statue religiose. Alla fine del rosario, Mirabel, la moglie, aveva preparato degli involtini primavera e altre verdure fritte per noi, condividendo il racconto della loro storia. Un tuffo in un altro mondo! Da quell’incontro, Mirabel e suo marito vengono fedelmente a pregare con noi tutte le domeniche, durante l’ora di adorazione nella nostra cappella.
Dopo vari altri racconti, è il turno dei nostri amici: per Alessandro e Irene il dono più grande dell’anno passato è senza dubbio la gravidanza del terzo figlio, che sta per nascere e che avevano tanto atteso. La nostra memoria, infine, va alla visita che abbiamo fatto a giugno alla cattedrale di Denver. Insieme a loro, abbiamo affidato questo bimbo all’intercessione della serva di Dio Julia Greeley, la cui tomba è proprio lì, in cattedrale: è invocata da tante famiglie, soprattutto da quelle che desiderano avere figli.
Tornando a casa, quella sera, il nostro cuore era pieno di gratitudine a Dio per tutto quello che ci dona di vivere. È bello avere amici che ci danno l’occasione di riguardare a tutto questo!