Un leggero venticello accompagna questo pomeriggio di fine maggio. Il cielo è azzurro, con qualche nuvola qua e là. Sono le 19:25. Fra pochi minuti inizia la messa in onore della Virgen de la Luz, patrona del nostro quartiere. È un momento importante. Affidiamo a Maria tutte le grazie, i miracoli e anche il dolore che abbiamo vissuto durante questo corso. Nelle prime file, i bambini con i vestiti della prima comunione che da poco hanno ricevuto, tante famiglie, giovani e meno giovani, le dame della Cofradía. Nella cappella laterale, anch’essa piena di gente, ci sono i quindici anderos, gli uomini che porteranno in processione la statua della Vergine per le strade della nostra parrocchia a Fuenlabrada. Nella messa, don Giuseppe ricorda e affida in modo particolare gli ammalati della nostra comunità che stanno offrendo al Signore la loro malattia e permettono frutti silenziosi, grazie e comunione per tutti.
Penso a Carlos, personaggio storico della parrocchia, che ha offerto per mesi la sua malattia e i dolori atroci di un’importante operazione per tante persone che soffrivano o che stavano vivendo un momento di difficoltà.
C’è poi Pilar, una nostra catechista con un tumore inoperabile al cervello. Dovreste vedere la sua fede, la sua certezza in Gesù. Ha voluto esserci, alla prima comunione dei suoi bambini, qualche settimana fa; lei che, per colpa della malattia, non è riuscita a stare con loro durante quest’ultimo anno. Seppure camminando con fatica e gonfia per le cure, ha voluto esserci. È stato commovente vedere come i suoi bambini, ognuno di loro, dopo la messa, si è stretto in un abbraccio affettuoso a quella che era stata la loro catechista.
Anche noi sorridiamo pensando a quanto siamo amati
E poi c’è Diana che domenica, nel triduo dei festeggiamenti in onore della Vergine, ha ricevuto la cresima. Ha 74 anni, è cieca e sorda. Raccontava come lei non si sentisse degna, per la sua situazione fisica, di ricevere questo sacramento. Ha raccontato come il Signore invece sia andato a toccare il suo cuore, ricordando quella frase che si incontra spesso nell’antico testamento e nei vangeli: Darò la vista ai ciechi, io che sono la Luce del mondo. Alla fine della celebrazione, Diana ha voluto offrire alla Vergine un mazzo di fiori che le avevano appena regalato: “Sono per Maria”. La fede dei semplici che cambia il mondo.
C’è Sandra che è ritornata a una vita di fede dopo tanti anni grazie al catechismo di suo figlio. Anche lei, domenica ha ricevuto la cresima. Mi diceva commossa: “Domenica non è stato importante solo il momento della cresima ma anche quello in cui ho ricevuto il corpo e il sangue di Cristo. L’ultima volta era stata quando avevo ricevuto la mia prima comunione”.
La processione esce dalla chiesa con ordine e silenzio. Si prega il rosario. Qualcuno si ferma per una foto con Maria, altri si aggiungono alla processione. Dalle finestre di un ottavo piano, piovono petali di rosa: un bel momento! Ritorniamo alla parrocchia: davanti a moltissime persone, Maria viene innalzata al cielo. Al grido: “Al cielo con Lei!” gli anderos alzano più che possono la statua della Madonna. Maria benedice dall’alto questo popolo che si è radunato attorno a Lei. Sorride come una madre con i suoi figli amati. E anche noi sorridiamo pensando a quanto, nonostante tutto, ci sentiamo voluti bene e amati.