Estate, il tempo della risposta a Cristo

La libertà dell’uomo sta nel lasciarsi trovare da Dio ed aderire al Suo cuore.
L’editoriale di Ruben Roncolato, rettore della Casa di formazione.

Copertina luglio agosto 2025
Un momento di riposo durante una gita in montagna dei seminaristi e sacerdoti della Casa di formazione della Fraternità san Carlo.

Quando il calendario sfoglia le sue pagine estive, le giornate si riempiono di luce e di amici. È il tempo della libertà, il tempo in cui possiamo donare la nostra vita alle persone che amiamo, condividendo con loro le cose più importanti, riscaldati da un sole più vicino e vero. In qualche modo, è una parafrasi degli albori della vita dell’uomo, quando passeggiava tra i profumi del giardino terrestre e la brezza della sera gli rivelava ciò che Dio aveva nel cuore. È la prima scoperta che l’uomo ha fatto: nel proprio tempo libero, Dio aveva desiderato la sua creatura e speso la propria libertà per cercarla.

In fondo, nemmeno il peccato originale ha cambiato questa iniziativa gratuita del Mistero, che non ha mai smesso di trovare riposo andando a cercare chi si era perduto, per donarsi a lui e aprirgli il proprio cuore. Mi hanno sempre colpito le parole con cui sant’Ambrogio commenta il racconto della creazione: «Ringrazio il Signore Dio nostro che ha creato un’opera così meravigliosa nella quale trovare il suo riposo. Creò il cielo, e non leggo che si sia riposato; creò il sole, la luna, le stelle, e non leggo che si sia riposato; ma leggo che ha creato l’uomo e che, a questo punto, si è riposato, avendo un essere cui rimettere i peccati». Il riposo di Dio è dono di sé. Per questo, il riposo dell’uomo è lasciarsi trovare da Lui e così imparare a imitarlo.

Per questo, il riposo dell’uomo è lasciarsi trovare da Lui e così imparare a imitarlo

Quando ero parroco a Bogotá, conoscevo una signora che viveva da sola in una piccola periferia del nostro quartiere. Mi avevano parlato di lei ed ero andato a cercarla per offrirle i sacramenti. Da tanto tempo non usciva più di casa: non una vera casa, a dire il vero, piuttosto una stamberga condivisa con gatti e galline su un pavimento di terra e cemento. Il locale in cui viveva non aveva finestre: non vi poteva entrare l’aria fresca e nemmeno la vista bellissima della città che si stendeva più in basso. La donna non aveva avuto figli né famiglia, e alla fine aveva scelto la solitudine. All’inizio, mi aveva accolto con diffidenza ma poi, poco a poco, aveva iniziato ad aspettarmi. Leggevamo insieme il vangelo e lei riceveva la comunione. Il Signore la andava a cercare, e il giardino di rovi intorno a casa sua era diventato per me un posto benedetto. Ho assistito tante volte alla misericordia con cui Dio si è preso cura di una sua figlia che si era nascosta, riposando nell’incontro con lei.

I martiri della nostra storia ci testimoniano il desiderio che Dio ha di incontrarci, per aprirci di nuovo il suo cuore

Dio non smette di cercare i figli che lo attendono: chi gli apre la porta, viene investito dalla brezza della vita vera. A volte, sono storie nascoste come quella di Lucila, la signora che avevo conosciuto a Bogotá; in altri casi, la lanterna posta sul moggio illumina tutto il mondo. Come nella vicenda del medico giapponese Takashi Nagai, che ha incontrato Cristo innamorandosi di sua moglie Midori. E quando poi la seconda guerra mondiale gli ha rubato tutto, si è sentito coinvolto nella vita di Gesù a tal punto da voler spendere di lì in avanti ogni istante per lasciarsi incontrare dal Signore. Passò gli ultimi anni in una piccola capanna di assi, segnato dagli effetti delle radiazioni nucleari e con gli occhi pieni di luce. Ormai apparteneva a Gesù e non aveva altro desiderio che lasciarsi trovare da lui e per lui spendersi. La minuscola casetta di legno che lo aveva ospitato divenne il centro della città di Nagasaki, meta di continue visite e pellegrinaggi. I martiri della nostra storia e i santi della porta accanto, tutti quelli che hanno incontrato Cristo, ci testimoniano il desiderio che Dio ha di incontrarci, per aprirci di nuovo il suo cuore. E così il tempo della libertà è anche il tempo della risposta a Cristo che mi cerca.

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