Lo scorso Natale tutta la nostra Casa di formazione ha partecipato alla messa in san Pietro con cui è iniziato l’Anno Santo. È un evento che segnerà la vita della Chiesa per il prossimo anno e a cui abbiamo avuto la grazia di essere presenti. Il messaggio che papa Francesco ci ha rivolto durante l’omelia è stato molto significativo: «Con l’apertura della Porta Santa abbiamo dato inizio a un nuovo Giubileo: ciascuno di noi può entrare nel mistero di questo annuncio di grazia. Questa è la notte in cui la porta della speranza si è spalancata sul mondo […] Il Giubileo si apre perché a tutti sia donata la speranza, la speranza del Vangelo, la speranza dell’amore, la speranza del perdono. […] In questa notte è per te che si apre la porta santa del cuore di Dio. Gesù, Dio-con-noi nasce per te, per me, per noi, per ogni uomo e ogni donna. E – sai? -, con Lui fiorisce la gioia, con Lui la vita cambia, con Lui la speranza non delude».
Come disporci ad accogliere il dono di questa virtù e il perdono che lava da ogni colpa e da ogni pena? Ci viene in aiuto una grande tradizione della Chiesa che il papa stesso ci ha ricordato nella bolla di indizione del Giubileo: «Il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. […] Anche nel prossimo anno i pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare».
“Per questo ci facciamo pellegrini: veniamo a chiedere un dono, per ricominciare nel cammino della vita”
Così i Cavalieri si sono prontamente messi in cammino da tutta Italia, e non solo, per partecipare alla prima udienza giubilare tenuta dal pontefice sabato 11 gennaio e per ricevere poi l’indulgenza attraversando la Porta Santa della basilica vaticana. Alcuni seminaristi hanno avuto l’occasione di accompagnare i gruppi di ragazzi delle medie con cui facciamo caritativa e insieme a loro chiedere a Dio di poter ricominciare, seguendo l’invito che più volte ci è stato fatto durante l’udienza: «Il Giubileo, infatti, è un nuovo inizio, la possibilità per tutti di ripartire da Dio.
Col Giubileo si incomincia una nuova vita, una nuova tappa. […] Per questo ci facciamo pellegrini: veniamo a chiedere un dono, per ricominciare nel cammino della vita». Il momento col Santo Padre è stato breve eppure significativo. È stato bello vedere come i ragazzi, qualche migliaio, anche se stanchi dal lungo viaggio, abbiano risposto calorosamente al saluto del papa rivolto direttamente ai Cavalieri.
Terminata l’udienza, abbiamo attraversato la Porta Santa e nonostante la lunga attesa e la fame che si faceva sentire, alcuni ragazzi si sono spontaneamente recati a pregare in una delle cappelle laterali in cui era esposto il Santissimo. Tutti insieme abbiamo poi pregato secondo le intenzioni del Santo Padre. Con i gruppi del Lazio abbiamo avuto modo di trascorrere il pomeriggio insieme. Questa bellissima giornata è terminata con la santa Messa.